Dopo l’esordio positivo nella prima tappa di Fafe, in Portogallo, il Team Lunigiana è tornato in azione nel secondo appuntamento del Campionato Mondiale Enduro 2025, andato in scena da venerdì 2 a domenica 4 maggio a Oliana, nella regione catalana della provincia di Lleida, in Spagna. Un contesto affascinante e selvaggio, sospeso tra natura e sport: il piccolo comune ai piedi dei Pirenei non è solo noto per l’enorme diga sul fiume Segre, ma anche per essere un paradiso internazionale dell’arrampicata, con falesie leggendarie come il Contrafort de Rumbau e vie estreme come “La Dura Dura”.
La gara, organizzata dal Moto Club Segre, si è sviluppata lungo un anello di 55 km disegnato sugli avamposti montuosi della zona, da ripetere tre volte al giorno per un totale di 165 km giornalieri e 330 km complessivi nei due giorni di gara. In realtà il tracciato disegnato per mettere alla prova anche i piloti più esperti, con un mix tecnico di prove speciali variegate e impegnative, ha subito qualche modifica, soprattutto nella giornata di domenica, a causa delle forti piogge.
PROGRAMMA STRAVOLTO
Il programma originale prevedeva prove speciali distribuite secondo lo schema classico del Mondiale Enduro, con tre tipologie da affrontare tre volte al giorno:
•Enduro Test: 6,5 km da ripetere tre volte per un totale giornaliero di 19,5 km
•Extreme Test: 1,9 km da ripetere tre volte per un totale giornaliero di 5,7 km
•Cross Test: 3 km da ripetere tre volte per un totale giornaliero di 9 km
A questi si è aggiunto il tradizionale SuperTest del venerdì sera, disputato su un tracciato di circa 800 metri, che ha contribuito al computo finale delle speciali.
In realtà, i chilometri cronometrati delle speciali hanno raggiunto quota 62,7 km, articolati in 18 prove complessive dal venerdì alla domenica.
VENERDÌ: SUPERTEST CON IMPREVISTO
Il weekend è iniziato nel segno delle difficoltà. Il SuperTest del venerdì si è disputato su un tracciato allagato da un violento acquazzone caduto pochi minuti prima della partenza del primo concorrente. In queste condizioni estreme, Nicola Salvini è stato protagonista di un capottamento che gli ha procurato una microfrattura alla mano destra, compromettendo il resto del fine settimana. Nonostante questo, ha concluso la prova al 22° posto nella classe EY. Più positiva la prestazione dello spagnolo Marc Sans, che ha chiuso con l’11° miglior tempo assoluto e il 5° nella classe E3.
SABATO: PROBLEMI TECNICI E FONDO PESANTE
La giornata ha visto condizioni meteo più favorevoli, ma non sono mancati gli imprevisti.. Salvini, pur stringendo i denti, ha dovuto fermarsi nell’Extreme Test a causa di una fettuccia che si è avvolta sulla ruota posteriore, bloccandola completamente. Il tempo perso gli ha impedito di entrare nella top ten, chiudendo comunque 16° nella classe EY. Marc Sans ha invece concluso in 27ª posizione assoluta e 9ª nella E3, con un 5° tempo come miglior risultato di speciale.
DOMENICA: GARA A RISCHIO, MA IL TEAM REAGISCE
La giornata di domenica si è aperta sotto la pioggia battente, al punto da mettere a rischio lo svolgimento della gara. Dopo un ritardo significativo nella partenza, si è valutata l’ipotesi di eliminare tutti gli Enduro Test; alla fine è stato cancellato solo quello del primo giro. In questo contesto difficile, Nicola Salvini ha deciso di proseguire la gara nonostante l’infortunio, chiudendo 13° nella classe EY, e mettendo in mostra la sua grinta con un 4° e un 5° tempo di speciale. Marc Sans, in difficoltà con la sua 500 4T sul terreno pesante, ha concluso la giornata in 31ª posizione assoluta e 10ª nella E3, riuscendo comunque a firmare un miglior tempo di classe in una speciale, quando il fondo ha cominciato ad asciugarsi.
CLASSIFICA MONDIALE DOPO DUE PROVE
Dopo le tappe di Fafe e Oliana, Nicola Salvini occupa la 14ª posizione nella classe EY con 10 punti, mentre Marc Sans è 9° nella classe E3 con un bottino di 28 punti.
Questo è il bilancio del fine settimana spagnolo del Team Manager Gianni Belloni: «È stata una trasferta complicata per tutti, in particolare domenica, quando la pioggia ha rischiato di rovinare tutto. C’è stata anche una protesta, che poi è rientrata, e alla fine la gara è stata quasi regolare. Il capottamento di Salvini nel Super Test gli ha procurato una microfrattura alla mano destra, e Nicola ha fatto tutto il possibile. Domenica abbiamo anche pensato di farlo ritirare alla fine del primo giro, per non affaticarlo in vista della prova degli Assoluti d’Italia il prossimo weekend, invece ha voluto proseguire. È stato molto sfortunato, visto che ha avuto anche un inconveniente da risolvere sabato in prova speciale. Per quanto riguarda Marc Sans, posso dire che parte svantaggiato sui terreni pesanti, anche a causa del fatto di essere alla guida di una GasGas 500 4 tempi, non facile da gestire su speciali lente e tortuose, in condizioni veramente insidiose. Comunque domenica è riuscito a portare a casa un miglior tempo di classe in prova speciale, quando il terreno ha cominciato ad asciugarsi. Posso dire di essere soddisfatto, non dimentichiamo che si tratta di un Mondiale.»